ACCADEMIA DI ARNAU ROGER

L’esegesi “Explanatio in Cantica Canticorum” di San Giusto di Urgell

L’esegesi “Explanatio in Cantica Canticorum” di San Giusto di Urgell

Giusto Vescovo di Urgell nel VI secolo d.C. fu autore di una opera esegetica che riscosse enorme diffusione nell’evo medio. Di origine ispano-romana, la sua famiglia diede ben quattro vescovi alla chiesa romana, tutti fratelli, e precisamente oltre lo stesso Giusto, Nebridio che fu vescovo a Egara (Tarrasa), Elpidio a Huesca e Giustiniano a Valencia.

Un aspetto di rilievo è che Giusto sembrerebbe il primo, se si ritiene Apponio come suo successore, ad avere usato per l’interpretazione al Cantico la traduzione latina di San Girolamo, anche se per le altre citazioni dalla Bibbia presenti nell’Explanatio si serve della Vetus Latina.

L’Explanatio in Cantica Canticorum, in forma generale, è composta da un’epistola dedicatoria a Sergio, metropolita di Tarragona, cui segue una seconda dedica a un diacono di nome Giusto, è presentato poi il prologo e infine l’esposizione al Cantico dei Cantici.

La porzione strettamente esegetica del commento è costituita di 200 lemmi, di cui soltanto 66 possono essere considerati come interpretazione non originale. Il più grande valore aggiunto offerto da Giusto è l’affrontare la vita spirituale del Clero non in modo astratto ma fornendo spunti di acuta riflessione su fatti e contesti di vera vita vissuta, nelle insidie del tempo, tra eresie, pericoli, persecuzioni e immoralità.

Nel seguito si fornisce un riferimento libero in rete (su Google Books) che permette di leggere o eseguire il download del seguente testo: Iusti episcopi Orgelitani, In cantica canticorum explanatio à Menrado Molthero restituta, pubblicato da Iohannem Secerium in Haguenau nel 1529. Clicca qui.

Frontespizio dell’opera del 1529